BONUS CARBURANTE
Al fine di contenere gli impatti economici dovuti all’aumento del prezzo dei carburanti, il decreto Ucraina ha previsto la possibilità per i datori di lavoro privati di erogare ai propri lavoratori dipendenti buoni benzina, o titoli analoghi, esclusi da imposizione fiscale, per un ammontare massimo di euro 200 per lavoratore.
TIPOLOGIA
Deve trattarsi di erogazioni in natura, mediante documenti di legittimazione, in formato cartaceo o elettronico, con esclusione di quelle in denaro. L’erogazione corrisposta dai datori di lavoro privati ai propri lavoratori dipendenti riguarda i rifornimenti di carburante per l’autotrazione come benzina, gasolio, GPL e metano, compresa la ricarica di veicoli elettrici.
ASPETTI FISCALI PER IL LAVORATORE
Il valore del buono o buoni, per l’anno 2022, non concorre alla formazione del reddito imponibile nel limite di euro 200 per lavoratore.
MODALITÀ DI EROGAZIONE
L’Agenzia delle Entrate precisa che i buoni carburante possono essere corrisposti dal datore di lavoro anche ad personam (non solo alla generalità dei dipendenti o a categorie omogenee) e senza necessità di preventivi accordi contrattuali.
TEMPISTICA
È possibile erogare i buoni carburante fino al 12 gennaio 2023 beneficiando della relativa agevolazione valida per il periodo d’imposta 2022, fermo restando che i lavoratori dipendenti potranno utilizzarli anche successivamente.
ASPETTI FISCALI PER IL DATORE DI LAVORO
Il costo connesso all’acquisto dei buoni carburante è interamente deducibile dal reddito d’impresa, sempreché l’erogazione di tali buoni sia, comunque, riconducibile al rapporto di lavoro e, per tale motivo, il relativo costo possa qualificarsi come inerente.