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Il piano sanitario a misura per il lavoratore

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IL VALORE DEL WELFARE
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AGENZIA DELLE ENTRATE, WELFARE AZIENDALE 2024

Con la circolare 7 marzo 2024, n. 5/E, L’Agenzia delle Entrate fornisce importanti chiarimenti in materia di welfare aziendale. Interesse sull' innalzamento a 1.000,00...

COMUNI, ASSEGNO DI MATERNITÀ

L’INPS con la circolare n.40 del 29/02/24 ha comunicato l’importo e il limite di reddito per l'anno 2024 relativi all’assegno di...

ASSEGNO DI INCLUSIONE, DOMANDA DI RINNOVO

Con il messaggio n.835 del 26.02.24 l’INPS precisa che il pagamento della rata di febbraio è emesso solo in costanza di...

LEGGE DI BILANCIO, NOVITÀ 2024

E’ stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 303 del 30.12.2023 la Legge n. 213 del 30/12/2023 contenente “Bilancio di previsione dello Stato...

CONTRIBUTO PER SOSTENERE LE SPESE RELATIVE A SESSIONI DI PSICOTERAPIA

Il contributo per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia, c.d. Bonus psicologo, è una misura volta a sostenere le persone in condizione di ansia, stress, depressione e fragilità psicologica, a causa dell’emergenza pandemica e della conseguente crisi socio-economica, alle quali necessita un percorso psicoterapeutico.

Il bonus è riconosciuto, una sola volta, in misura pari a 600 euro ed è parametrato alla situazione economica equivalente (ISEE) al fine di sostenere le persone con ISEE più basso.

Per le persone con ISEE inferiore a 15.000, a 400 euro per ISEE sotto 30.000 euro e al massimo 200 euro per ISEE sotto 50.000 euro. Le domande devono essere presentate sull’apposita piattaforma Inps.

Il beneficio è fruibile per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia presso specialisti privati regolarmente iscritti nell’elenco degli psicoterapeuti, nell’ambito dell’albo degli psicologi, che abbiano comunicato l’adesione all’iniziativa al Consiglio nazionale degli Ordini degli psicologi (CNOP).

La domanda può essere presentata all’Inps dai cittadini richiedenti che al momento della presentazione risultino in possesso dei seguenti requisiti:

- essere residente in Italia;

- disporre di un valore dell’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE), in corso di validità non superiore a 50 mila euro.

Le domande possono essere presentate dal 25.07.2022 al 24.10.2022 esclusivamente in via telematica.

Il bonus deve essere utilizzato entro 180 giorni dalla data di accoglimento della domanda.

PARENTI ASSUNTI, DA DICHIARARE ALL’INPS
Il datore di lavoro deve dichiarare, in fase di prima iscrizione, se tra i lavoratori assunti siano presenti parenti dello stesso entro il secondo grado di parentela,
poiché, secondo il messaggio INPS n.2819 del 14 luglio 2022, nell’ambito dei rapporti di lavoro subordinato assume particolare rilievo l’eventuale legame di coniugio, parentale o di affinità esistente tra la parti Nell’ipotesi di prestazioni di lavoro tra parenti e affini conviventi, in virtù del vincolo che lega i soggetti coinvolti e della relativa comunione di interessi, la prestazione lavorativa si presume a titolo gratuito ed è, pertanto, necessario verificare l’eventuale sussistenza dei requisiti della subordinazione. Al riguardo, si comunica che il modulo “Iscrizione Azienda” è stato implementato con il campo “Dichiarazione di parentela”. A seguito della suddetta implementazione, in fase di prima iscrizione, il datore di lavoro dovrà dichiarare se tra i lavoratori assunti siano presenti soggetti ai quali lo stesso è legato da rapporti di coniugio, di parentela entro il terzo grado o di affinità entro il secondo grado; in caso di risposta affermativa, il dichiarante dovrà inserire nell’apposito campo il codice fiscale del lavoratore e scegliere nel menù a tendina il tipo di relazione che lo lega al dipendente. La dichiarazione viene richiesta nelle ipotesi in cui nell’istanza di iscrizione venga selezionata una delle seguenti forme giuridiche: Azienda agricola, Impresa familiare, Impresa individuale, Persona fisica, Proprietario di fabbricato, Società di fatto, Società in accomandita semplice, Società in nome collettivo, Società semplice, Studio.
BONUS CARBURANTE

Al fine di contenere gli impatti economici dovuti all’aumento del prezzo dei carburanti, il decreto Ucraina ha previsto la possibilità per i datori di lavoro privati di erogare ai propri lavoratori dipendenti buoni benzina, o titoli analoghi, esclusi da imposizione fiscale, per un ammontare massimo di euro 200 per lavoratore.

TIPOLOGIA

Deve trattarsi di erogazioni in natura, mediante documenti di legittimazione, in formato cartaceo o elettronico, con esclusione di quelle in denaro. L’erogazione corrisposta dai datori di lavoro privati ai propri lavoratori dipendenti riguarda i rifornimenti di carburante per l’autotrazione come benzina, gasolio, GPL e metano, compresa la ricarica di veicoli elettrici.

ASPETTI FISCALI PER IL LAVORATORE

Il valore del buono o buoni, per l’anno 2022, non concorre alla formazione del reddito imponibile nel limite di euro 200 per lavoratore.

MODALITÀ DI EROGAZIONE

L’Agenzia delle Entrate precisa che i buoni carburante possono essere corrisposti dal datore di lavoro anche ad personam (non solo alla generalità dei dipendenti o a categorie omogenee) e senza necessità di preventivi accordi contrattuali.

TEMPISTICA

È possibile erogare i buoni carburante fino al 12 gennaio 2023 beneficiando della relativa agevolazione valida per il periodo d’imposta 2022, fermo restando che i lavoratori dipendenti potranno utilizzarli anche successivamente.

ASPETTI FISCALI PER IL DATORE DI LAVORO

Il costo connesso all’acquisto dei buoni carburante è interamente deducibile dal reddito d’impresa, sempreché l’erogazione di tali buoni sia, comunque, riconducibile al rapporto di lavoro e, per tale motivo, il relativo costo possa qualificarsi come inerente.

WELFARE: IL TRAGITTO CASA LAVORO
Si sta diffondendo sempre più la tendenza tra le imprese italiane di optare per soluzioni di mobilità sostenibile per i dipendenti, con risultati positivi sul fronte del risparmio energetico.
Nel 2019 il solo carpooling aziendale ha permesso un risparmio di 5,8 milioni di km con una crescita dell’88% rispetto all'anno precedente. DI gran lunga il più utilizzato risulta lo strumento del carpooling aziendale, che permette ai lavoratori di condividere il tragitto casa lavoro: nel 2019 ha tolto dalle strade 197 mila 595 auto e fatto risparmiare 765 mila 962 kg di CO2.
A ciò si aggiunga il vantaggio economico per i dipendenti: un totale complessivo annuo di 1,2 milioni di euro, infatti il risparmio medio per ciascun dipendente è pari a quasi 2mila euro ogni anno.
In forte ascesa anche l'utilizzo di altri strumenti quali le navette aziendali o in bicicletta. Analizzando i trend dei servizi Bici, Piedi e Navette, emerge ad esempio che l'utilizzo della bicicletta è quasi quadruplicato (240mila km percorsi, risparmio totale di 48mila euro e di 31mila 200 kg di CO2).
Mentre tra chi sceglie di raggiungere il lavoro a piedi ha percorso in totale 50mila 649,7 km, +608% rispetto al 2018, per un risparmio economico di 10mila 129 euro e ambientale di 6mila 584 kg di CO2. Infine, le navette: certificati 220mila 092 km (+176% rispetto all’anno precedente), risparmiati 44mila 018 euro, 28 mila 611 kg di CO2 non emessi.
In crescita anche il numero di aziende che utilizzano i servizi di piattaforma web e applicazione mobile con cui l'utente può, ad esempio visualizzare su una mappa la posizione di partenza di colleghi e dipendenti di aziende vicine alla propria. Tra gli incentivi proposti anche quello di ottenere punti trasformabili in sconti presso esercizi convenzionati.
SOSPENSIONE BANDO #CONCILIAMO, DA PARTE DEL DIPARTIMENTO PER LA FAMIGLIA
Come noto il bando #Conciliamo doveva mettere a disposizione 74 milioni di euro finalizzati all’attuazione di progetti di welfare aziendale e conciliazione.
Ora, invece il Dipartimento per le politiche della famiglia ha annunciato, all’interno del il proprio sito istituzionale, la sospensione del bando #Conciliamo, ovvero di quella misura che avrebbe previsto lo stanziamento di 74 milioni di euro a sostegno di progetti di welfare aziendale, pensati primariamente per l'armonizzazione dei tempi di vita e di lavoro, realizzati da imprese, società cooperative e altri soggetti collettivi con almeno 50 lavoratori a tempo indeterminato. Tra gli obiettivi che si prefiggeva il bando, spiccavano: la ripresa della crescita demografica,il potenziamento dell'occupazione femminile, il riequilibrio dei carichi di lavoro fra uomini e donne, il supporto alle famiglie con disabilità, nonché la tutela della salute e il contrasto all'abbandono degli anziani. Nonostante tutto questo però, il 3 ottobre (ad una settimana dalla sua conclusione), il bando è stato sospeso, adducendo come motivazione l’esigenza di vaghi e generali approfondimenti tecnico-giuridici. All’interno del sito del Dipartimento per le politiche della famiglia è riportato che "è sospesa con provvedimento l'efficacia del bando per approfondimenti tecnico-giuridici. Si invitano pertanto i soggetti interessati a non inviare le proposte progettuali". In base al decreto pubblicato, la sospensione in oggetto possiede una scadenza determinata per il 15 dicembre. Attendendo nuove e più complete informazioni in merito alle motivazioni della sospensione, si tratta comunque di una pessima notizia per i soggetti che avevano puntato tempo ed impegno su tali risorse. Questo è turbante, sebbene fossero emersi sin da subito possibili criticità del bando come ad esempio il fatto che lo stesso fosse rivolto esclusivamente alle realtà con più di 50 dipendenti.

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APPROFONDIMENTI

La recente normativa sta provvedendo a potenziare il ricorso al welfare, incentivando il ricorso a quelle forme ritenute maggiormente meritevoli di tutela, che possano contribuire al miglioramento delle esigenze sociali.
La sezione Approfondimenti è dedicata alla disanima delle norme più importanti in materia di welfare.

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Welfare per un nuovo sviluppo economico

Il tessuto sociale e il mercato del lavoro evolvono rapidamente: nuove opportunità e nuove sfide emergono dalla globalizzazione, dalla rivoluzione digitale, dal mutamento dell’organizzazione del lavoro e dagli sviluppi sociali e demografici.
La sfida principale che le aziende devono affrontare riguarda l’economia dell’impresa e con essa, direttamente interconnessa, il benessere del capitale umano.

Il welfare è lo strumento che spinge le aziende a costruire modelli organizzativi più inclusivi e sostenibili, migliora la competitività, valorizza le competenze e rafforza la coesione sociale.

IL WELFARE SECONDO ENMOA
Il rapporto sul welfare del Centro Studi CNAI, erogato ai lavoratori delle PMI associate al Gruppo CNAI, ha identificato 4 aree di welfare contrattuale e rilevato le prestazioni più apprezzate.

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