IL VALORE DEL WELFARE CONTRATTUALE
La sfida cui è sottoposta la contrattazione moderna non si rifà tanto al tradizionale e consolidato ambito confinato della quantificazione salariale di una prestazione, quanto su un background liquido della qualificazione di una professionalità in evoluzione.
Proprio dallo spirito di voler gestire la coabitazione intergenerazionale e di incrementare produttività e matching tra domanda e offerta del lavoro, nasce la contrattazione CNAI – FISMIC Confsal, che punta all’ottenimento di un ammodernamento sistemico, imperniato sulla qualificazione delle persone e sulla soddisfazione delle loro esigenze di vita e benessere individuale.
Il lavoro è cambiato e, alla stessa maniera, è necessario che venga ripensato l’approccio ad esso: un approccio che si dimostri inclusivo e al contempo sostenibile, capace anche di rispondere alle richieste di beni e servizi dei lavoratori, plasmando la contrattazione in base alle innovazioni sempre più dinamiche dei contesti produttivi.
Inoltre il valore sociale di questo modello contrattuale risiede nella sua capacità di sopperire alle ormai croniche mancanze del welfare state. Questo fondamentale ausilio è messo in atto offrendo sostegno al potere di acquisto, garantendo servizi di cura e assistenza socio-sanitaria ai lavoratori ma anche ai loro familiari, offrendo gli strumenti di una più agevole conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
Questa nuova visione della contrattazione stabilisce una rinnovata cooperazione tra le esigenze del capitale umano e quelle delle Piccole e Medie Imprese, assicurando a queste ultime gli strumenti etici, economici e anche fiscali, per ricoprire un ruolo da protagoniste nella competizione del mercato del lavoro.