UE aumenta diritti dei papà per i congedi, all’Italia 3 anni per adeguarsi
Approvate in via definitiva le nuove misure per facilitare la conciliazione tra lavoro e vita di famiglia.
Il Parlamento Europeo ha stabilito i requisiti minimi che tutti gli Stati membri dovranno attuare nel tentativo di aumentare le opportunità delle donne nel mercato del lavoro e rafforzare il ruolo del padre, o di un secondo genitore equivalente, nella famiglia.
Beneficeranno di tali norme i bambini e la vita familiare, rispecchiando al contempo più accuratamente i cambiamenti sociali e promuovendo la parità di genere.
Congedo di paternità, parentale e di assistenza
Il padre o il secondo genitore equivalente, se riconosciuto dalla legislazione nazionale, avrà diritto ad almeno 10 giorni lavorativi di congedo di paternità retribuito nei giorni prossimi alla nascita o al parto del feto morto. Tale congedo dovrà essere pagato ad un livello non inferiore all’indennità di malattia.
Attualmente in Italia la durata del congedo obbligatorio per il padre è di 5 giorni, più un giorno facoltativo previo accordo con la madre e in sua sostituzione.
La direttiva europea prevede inoltre, due mesi di congedo parentale non trasferibile e retribuito.
Questo congedo sarà un diritto individuale, in modo da creare le condizioni adeguate per una distribuzione più equilibrata delle responsabilità.
Stati membri
La direttiva entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’UE. Gli Stati membri dovranno conformarsi alle norme entro tre anni.